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Mosaico di Signora

Coma nasce un mosaico?

Il progetto

Il primo passo per un mosaico è sempre la scelta dell'immagine che risulterà dalla composizione di tutte le tessere. Occorre ricordare sempre in questa prima fase che il mosaico finale non potrà avere tutti i dettagli di una immagine classica. Per cui il soggetto deve essere ben visibile, avere una bella espressione ed uno sfondo che non distragga l'attenzione. I dettagli più minuti andranno inesorabilmente persi, ma questa perdita verrà compensata dai dettagli che scaturiranno osservando da vicino tutte le tessere della composizione.

L'immagine di base del mosaico

Per trasformare al meglio una foto in un mosaico occorre prediligere immagini con uno sfondo neutro e facilmente rimovibile in post-produzione (immagine di sinistra).

I ritocchi necessari sono stati un aumento del contrasto e la sostituzione dello sfondo. Lo sfondo in particolare l'ho voluto cosi sfumato per poter inserire nella composizione tutte le fotografie che mi sono state fornite in base alla loro luminosità (immagine centrale).

Infine, per i passaggi successivi, ho sempre la necessità di realizzare una versione estremamente semplificata. Questa immagine mi serve per "ritagliare" digitalmente le tessere del mosaico per renderle il più possibile aderenti al soggetto (immagine di destra).

Le tessere per il mosaico

Senza tessere un mosaico non esiste. In questo progetto le tessere sono le immagini famigliari raccolte durante una vita: matrimoni, battesimi, viaggi, amici. Tutto quanto. In totale avevo a disposizione dirca 500 immagini. Ovviamente le foto hanno diversi orientamenti.

Il primo passaggio quindi è stato quello di renderle tutte quadrate. Non sempre è possibile fare questa riduzione senza rinunciare a parti importanti di una immagine. In questi casi (vedi le foto di gruppo) da una immagine ne nascono due quadrate

Ora che le tessere sono pronte occorre analizzarle dal punto di vista della loro luminosità.

Alcune sono chiare, altre più scure. Per il mosaico però mi servono molte più tessere di quelle che mi sono state fornite per cui ho creato due collezioni aggiuntive scurendo e schiarendo l'intera galleria di foto. Ho ottenuto cosi circa 1500 tessere per comporre il mosaico

Le maschere

Tessere ok, base ok. Occorre inziare a pensare come comporre questi due elementi per ottenere un mosacio. Ho quindi realizzato tre maschere di riferimento: una classica a righe e colonne, una classica ma dettagliata con la versione semplificata del ritratto ed una più artistica molto fitta con lo spazio delle tessere rettangolare sapendo che verranno inesorabilmente tagliate le tessere per essere contenute in questi spazi

Nella maschera, ad ogni area colorata corrisponderà una tessera scelta tra quelle disponibili tale da permettere di ricostruire il dettaglio dell'immagine originale.

Il mosaico realizzato con la maschera A avrà meno particolari ma è il vero fotomosaico dove il soggetto principale è semplicemente percepito accostando in modo mirato le tessere con lo scopo di ricomporre il soggeto. Con le altre due maschere invece le tessere vengono ritagliate esattamente seguendo i contorni, in questo modo si otterrà un collage più che un vero mosaico.

Ho le mie preferenze ma lascio sempre al cliente la scelta su quale sia la composizione che preferisce. Spesso, come in questo caso, i nostri gusti sono coincisi alla perfezione! Non lascio mai troppa libertà nella scelta perchè in fondo si tratta di realizzare un pezzo unico che abbia qualcosa di mio che lo caratterizzi. Per cui ne proponge sempre tre sperando che non sia necessario realizzarne un quarto!

Il mosaico

Immagine, tessere e maschere sono pronti. Non rimane che amalgamare queste tre componenti per produrre il mosaico vero e proprio.

Ecco i risultati di questa miscela:

Gran Finale

Come avrete intuito occorre presentare diverse versioni di queste elaborazioni. Per questo progetto ne ho predisposte tre per ogni soggetto. Mi piacerebbe che il committente si affidasse ciecamente del mio giudizio e del mio gusto nella elaborazione.

In questo caso sono stato ascoltato in tutti gli aspetti ed il mosaico finale che è andato in stampa è stato questo:

La cliente infatti ha scelto il terzo mosaico (il mio preferito) e lo ha stampato su tela molto molto grande e come ricordo mi ha mandato una sua fotografia accanto alle stampe appena ricevute (nella foto ne vedete un secondo che realizzato in contemporanea a questo dei suoi figli realizzato con lo stesso procedimento ma con una galleria di fotografie differente).

Titoli di coda

Ci sono volute settimane per arrivare al risultato finale. Il processo di realizzazione, che ho descritto, è digitale ma completamente artigianale, con il valore aggiunto che questo termine porta con se ovvero una attenzione ai dettagli di ogni elemento che difficilmente un processo totalmente automatico potrebbe garantire.

Illustrato passo passo sembra un processo un po' asettico, ma essere riuscito a concentrare in un mosaico i ricordi fotografici di una vita intera rende questo progetto molto artistico.

Ringrazio infine questa mia cliente, che vive dall'altra parte del mondo, per essersi fidata delle mie capacità di realizzare un'opera cosi personale e delicata e di avermi concesso l'autorizzazione e pubblicare qui nel blog tutti questi dettagli.

La grande potenza del web, lo ripeto spesso, è la sua capacità di creare connessioni altrimenti impossibili: from Bergamo to Los Angeles il passo è stato brevissimo.

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